Università d’Europa: eccellenza e integrazione al Collegio d’Europa, Bruges
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Università d’Europa: eccellenza e integrazione al Collegio d’Europa, Bruges

Università d’Europa: eccellenza e integrazione al Collegio d’Europa, Bruges

di Federico Di Benedetto.

Al giorno d’oggi, specialmente grazie al programma Erasmus, è sempre più facile per i giovani studenti europei passare una parte del tempo della propria formazione universitaria all’estero, negli altri paesi dell’UE. Tuttavia, coloro i quali ambiscono ad un’esperienza di livello internazionale e ad una carriera nell’ambito delle istituzioni europee, non possono non pensare al Collegio d’Europa come ad una possibilità. Università privata, istituita originariamente nel 1949 a Bruges, in Belgio, a seguito della Conferenza dell’Aja del medesimo anno, essa ha aperto un secondo campus a Natolin (Varsavia) nel 1992, successivamente al crollo del muro di Berlino. I giovani studenti già in possesso almeno di una laurea triennale e di distinte conoscenze linguistiche, a seguito di un processo di valutazione effettuato dal comitato di selezione locale (in Italia, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) possono così specializzarsi in uno dei settori d’attività dell’UE. E’ il caso dei master annuali in studi economici, giuridici, politici e di governo o in relazioni internazionali e studi diplomatici, mentre situazione a parte è costituita dal corso in studi interdisciplinare dell’UE, che si propone di conferire agli studenti una visione onnicomprensiva del funzionamento della stessa unione. Istituzione costantemente impegnata nell’innovazione della sua offerta formativa, il board del Collegio d’Europa ha recentemente optato per l’istituzione del master in affari transatlantici.

Quest’ultimo, della durata di due anni, permette agli studenti di poter effettuare sia un periodo nel nostro continente che uno negli Stati Uniti, presso la Fletcher School di Boston, allo scopo di approfondire la propria conoscenza nell’ambito delle relazioni USA – UE, sviluppando a riguardo un duplice punto di vista europeo-americano. Dotato di una biblioteca cartacea e online estremamente fornita e della possibilità di attingere dallo European Documentation Centre della Commissione Europea, all’interno del quale è possibile reperire documenti riguardanti gli argomenti trattati all’interno dei vari percorsi di studio, il Collegio vanta altresì un corpo docenti estremamente qualificato. Quest’ultimo, costituito soprattutto da visiting professors, esprime l’insegnamento di persone che nel corso delle loro carriere hanno potuto svolgere ricerche ed esperienze di prima mano sulle tematiche da loro stessi insegnate all’interno del mondo accademico.

In linea generale, l’esperienza del Collegio si caratterizza per essere ricca di varie iniziative, che rendono piena ed impegnativa la quotidianità degli studenti. Infatti, al di là delle lezioni dei corsi e dei seminari d’approfondimento, il Collegio offre la possibilità agli studenti di affinare le loro competenze linguistiche, rafforzando la conoscenza dell’inglese o del francese oppure intraprendendo lo studio di un nuovo idioma. A ciò si aggiunge la possibilità di svolgere delle attività extra-curriculari, come ad esempio il Model United Nation, e di seguire conferenze e lezioni su materie di grande interesse, quali le relazioni internazionali e bilaterali dell’UE, la politica di vicinato, la sicurezza, le migrazioni e le conseguenze dell’ultima crisi economica.

Inoltre, interessanti attività di ricerca nel campo della competizione giuridica ed economica sono promosse dal Global Competition Law Centre, mentre chi preferisce addentrarsi nelle dinamiche della politica estera, può usufruire sia della documentazione predisposta dal portale online Exploring EU Foreign Policy sia del EU-China Research Centre, orientato prettamente allo studio delle relazioni bilaterali tra il gigante asiatico e l’unione. A queste iniziative si affiancano quelle rivolte alla stesura del giornale degli studenti (La Voix du Collège), l’organizzazione di eventi d’intrattenimento, gli incontri di discussione sull’ambiente, sull’uguaglianza di genere, sulle migrazioni, sugli affari esteri. Chiudono il cerchio le attività del gruppo culturale e del cineclub, della band musicale e del coro e la possibilità di cimentarsi nelle attività delle squadre di calcio, rugby e rowing. Se tutti questi aspetti rendono il Collegio un’esperienza interessante da vivere, il fulcro può essere rintracciato nella possibilità di confrontarsi quotidianamente con molti altri giovani che vengono da più di 50 paesi.

Nella possibilità di conoscere, tramite loro, le culture dei luoghi che essi rappresentano, si cela un esperimento d’integrazione. Quest’ultima, oltre che passare dalla condivisione degli interessi accademici, sarà tanto più alimentata dalla bellezza della conoscenza di ciò che ci è prossimo e che, nella società odierna e soprattutto in quella futura, potrebbe rivelarsi sempre più imprescindibile per una coesistenza serena e pacifica tra popoli.

iMille.org – Direttore Raoul Minetti
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