Populismi che non lo erano
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Populismi che non lo erano

Populismi che non lo erano

di Emidio Picariello.

Quando è finalmente stato votato il decreto che prevede che i vitalizi degli ex parlamentari siano ridotti, ho sentito molte, troppe persone attaccare questa misura. L’obiezione più frequente è stata che se si insegue il populismo, le persone preferiscono poi i populisti originali. Ci sono un paio di osservazioni che secondo me sono da fare. Prima di tutto un fatto: ridurre i vitalizi rapportando il compenso percepito ai contributi effettivamente versati non è populismo, è giustizia. Dopodiché è una giustizia che in molti desideravano, ma resta sempre giustizia. Oltre a questo c’è da dire che gli estensori della norma non guadagneranno grosso credito politico, grazie a questa legge. Prima di tutto perché il Movimento 5 Stelle, in spregio a qualunque principio di realtà, si è avventato sulla legge fingendo che fosse una propria vittoria. E attenzione: la realtà non conta, quelli che votano il movimento se ne infischieranno che la legge è del PD, scritta dal PD e votata dal PD. Non è una legge populista anche perché praticamente le leggi populiste non esistono.

Il populismo è destrutturante, non strutturato. Ho sentito personalmente delle persone commentare la legge dicendo che tanto avevano già trovato dei modi per riprendere quella parte di compenso che veniva loro decurtata. Anche qui, senza alcuna adesione con la realtà. Il populismo esiste solo fino a che è critica, è antigovernativo per eccellenza, qualunque cosa fa il governo, quindi l’elite, quindi l’antagonista del popolo, non può essere per il popolo. Infatti il M5S funziona molto meglio all’opposizione e si schianta sistematicamente contro ogni prova di governo locale.

Oltretutto non si può certo accusare il Governo Gentiloni di essere un Governo che insegue il populismo. Ne è un esempio il decreto sui vaccini, ma anche l’atteggiamento che ha avuto con le banche. Le cose che ci sono da fare, per quanto impopolari, Gentiloni è pronto a farle. Sui vaccini si è sentita qualunque falsità, qualunque anti scientificità, però il Governo è andato avanti e li ha comunque resi obbligatori, permettendo finalmente ai bambini immunodepressi di andare all’asilo, per esempio. Sostenere che questo è un Governo che insegue i populismi per il fatto di avere approvato una norma di buonsenso è ingiusto.

Il governo attuale è uno dei migliori e meno populisti governi degli ultimi anni, a mio modesto parere anche migliore del governo Renzi, per quanto la mano di Renzi si veda e come. Anzi, è anche più forte, proprio perché il progetto di Renzi è ancora un valido progetto di modernizzazione del Paese, ma Renzi è il bersaglio grosso, quello al quale sparare qualunque cosa accada.

Questa formula, Renzi bersagliato, Gentiloni che governa, mi pare che stia funzionando meglio di quello che ci si potesse aspettare. Con questo non stiamo sostenendo che sia il Governo perfetto, ci mancherebbe. Anzi è stato fin qui timido con lo Ius Soli, speriamo che lo sia meno a settembre, e non sta gestendo affatto bene la crisi dei migranti. Non so se possa essere magra consolazione il fatto che il programma degli altri partiti politici, su questi punti, è addirittura peggiore. Insomma, il governo Gentiloni non è populista, è spesso saggio, qualche volta totalmente inefficace. Non credo si possa chiedere molto di più, a un governo, senza diventare a nostra volta, appunto, populisti.

iMille.org – Direttore Raoul Minetti
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1 comment

  1. sono d’accordo, tranne che sullo ius soli, io sarei più cauto su questa nuova norma.

    Sandro

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